La Legge di Bilancio 2019 (entrata in vigore il 1/1/2019) prevede la proroga dell’iperammortamento.
Le nuove disposizioni sanciscono innanzitutto il prolungamento dei termini temporali per gli investimenti in beni strumentali materiali nuovi, rientranti nel paradigma del piano nazionale Industria 4.0, che devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2019, ovvero entro il 31 dicembre 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
La norma introduce inoltre un meccanismo a scaglioni di graduazione del beneficio volto a favorire le PMI, che sino ad oggi sono state le imprese che meno hanno fruito della misura agevolativa (25% circa) rispetto alle sorelle di maggiori dimensioni.
In particolare la nuova modulazione introduce tre aliquote di supervalutazione ai fini fiscali dei beni:
- 270% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di valore
- 200% per quelli tra 2,5 e 10 milioni
- 150% per quelli tra 10 e 20 milioni (tetto massimo)
Questi nuovi scaglioni si applicano per gli ordini effettuati a partire dal primo gennaio 2019.
Come per il passato, oltre ai requisiti oggettivi della tipologia di investimento, rivestono fondamentale importanza:
- l’interconnessione del bene al sistema gestionale di fabbrica e
- dove espressamente richiesto dalla norma (anche se fortemente consigliata in ogni caso) la perizia asseverata o la certificazione di conformità attestanti che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B della legge istitutiva ed è interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.