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Zona Economica Speciale Unica

Zona Economica Speciale Unica

Le Zone Economiche Speciali (ZES), in Italia, sono state istituite nel 2017, al fine di favorire lo sviluppo delle imprese presenti e l’insediamento di nuove attività nelle regioni del Mezzogiorno, tramite semplificazioni degli adempimenti amministrativi e burocratici, agevolazioni fiscali e doganali.

Dal 1° gennaio 2024, è stata istituita una Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, d.l. 124/2023 (c.d. decreto Sud) lo scopo è la promozione dello sviluppo delle regioni del Mezzogiorno in una strategia unitaria di rilancio del sistema produttivo”.

L’introduzione della ZES Unica, vuol favorire una programmazione maggiormente integrata e coordinata, ma, allo stesso tempo, conservare le specificità dei territori coinvolti.

Zona Economica Speciale - S.I.C. – Società Italiana di Consulenza S.r.l.

Le ZES

Secondo un rapporto Ocse, gli interventi nelle ZES possono essere suddivisi in due macrocategorie:

  1. misure fiscali (es. esenzioni/riduzioni imposte reddito società – credito imposta investimenti – riduzione imposte dividendi – esenzione IVA – esenzione dazi doganali – ecc.);
  2. misure NON fiscali (es. interventi di semplificazione normativa – riduzione oneri e tempi amministrativi).

 

La ZES in Italia

Tale disciplina riguarda:

  1. imprese nuove che intendono investire nel tessuto economico in zona ZES;
  2. imprese già esistenti che intendono avviare un nuovo progetto a fronte della predisposizione di un piano economico-finanziario di sviluppo in zona ZES.

 

LE AGEVOLAZIONI PREVISTE NELLE ZES

Per quanto riguarda le tipologie di interventi ammessi alle agevolazioni, sono così riepilogate.

Anche per gli investimenti nella ZES i beni agevolabili devono riguardare gli attivi fissi materiali ed immateriali acquistati anche mediante contratti di locazione finanziaria.

Gli investimenti agevolabili sono riepilogati nella seguente tabella:

 

ZES unica per il Mezzogiorno dal 01.01.2024

Con il decreto legislativo 124/2023 pubblicato in G.U. il 19 Settembre 2023 (“DL Sud”), è stata istituita la ZES unica con entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.
La nuova ZES Unica comprende le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

I vantaggi della ZES Unica

Con l’istituzione della ZES Unica è istituito lo Sportello Unico Digitale ZES (denominato S.U.D. ZES), competente, sui procedimenti amministrativi inerenti alle attività economiche e produttive.
Allo sportello unico Digitale (S.U.D. ZES) sono altresì attribuite le funzioni di Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) per i progetti relativi all’avvio di attività economiche o all’insediamento di attività industriali, produttive e logistiche all’interno della ZES unica.
E’ stato stabilito un iter autorizzativo semplificato, attraverso l’invio di un’istanza corredata della documentazione e degli eventuali elaborati progettuali previsti dalle specifiche normative di settore, si consente alle competenti amministrazioni la compiuta istruttoria tecnico-amministrativa.
Attraverso un unico procedimento, a cui prendono parte tutti gli enti coinvolti, ad esito viene emessa un’unica autorizzazione che consente di realizzare tutte le opere, prestazioni e attività previste.
È confermato lo strumento del credito d’imposta per acquisto beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive, acquisto terreni, acquisizione, realizzazione o ampliamento immobili strumentali agli investimenti. Il credito d’imposta è indicato nella tabella che segue:

 

Gli investimenti agevolabili nella ZES unica: tipologia e limiti

Gli investimenti agevolabili, facenti parte di un progetto di investimento iniziale riguardano:

  1. acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantante nel territorio;
  2. acquisto terreni;
  3. acquisizione, realizzazione o ampliamento immobili strumentali gli investimenti.

 

Il credito d’imposta è commisurato alla quota di costo complessivo degli investimenti realizzati dal 01 gennaio al 15 novembre 2024 ed è soggetto al rispetto dei seguenti requisiti:

  1. il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato;
  2. l’investimento minimo dell’investimento è pari a euro 200 mila e l’importo massimo è pari a euro 100 milioni.

 

Il credito d’imposta è rideterminato se:

  • i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello di acquisizione o ultimazione;
  • entro il quinto periodo successivo a quello di entrata in funzione, i beni sono dismessi.

 

Il credito d’imposta è revocato se non si osserva l’obbligo di mantenere l’attività nelle aree oggetto di agevolazione per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo.

Il credito, che costituisce aiuto di Stato, è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato, esclusa la Transizione 5.0, che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio (sempreché tale cumulo non comporti il superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalla disciplina di riferimento), è utilizzabile solo in compensazione.

Come operiamo noi di S.I.C.:

Vi assistiamo in ambito agevolativo, dallo studio alla progettazione fino alla rendicontazione del vostro investimento con passaggi organizzativi e funzionali chiari attraverso questo percorso:
  • Organizzazione e definizione degli investimenti
  • Verifica della congruità degli investimenti
  • Redazione business Plan
  • Redazione della domanda preventiva
  • Analisi delle valutazioni del MIMIT
  • Comunicazione dell’istanza dove sono indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione
  • Monitoraggio dei tempi di rispostada parte del S.U.D. ZES
  • Assistenza in ambito agevolativo ai tecnici per la realizzazione degli investimenti
  • Verifica dei documenti relativi agli investimenti
  • Gestione delle rettifiche
  • Controllo e verifica della agevolazione
  • Gestione delle variazioni
  • Identificazione e rilevazione dei costi agevolabili
  • Analisi di congruità dei costi diretti
  • Certificazione DNSH relativa all’investimento
  • Rendicontazione

Contattaci per ulteriori dettagli e consulenza personalizzata.

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